Che cos’è un esame oromaxillofacciale?

Matjaž

Luglio 2, 2025

cos'è un esame oromaxillofacciale

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Svolgimento dell’esame oromaxillofacciale

L’esame oromaxillofacciale di solito inizia con un colloquio approfondito tra il medico e il paziente. Lo specialista si informerà su eventuali difficoltà, sintomi, condizioni di salute pregresse e interventi, nonché sull’anamnesi familiare. Questi dati sono estremamente importanti per indirizzare correttamente la diagnosi successiva e valutare lo stato del paziente.

Segue l’esame clinico, durante il quale il medico esamina le strutture facciali esterne, valuta la simmetria del viso, la funzione dell’articolazione temporo-mandibolare e dei muscoli, e verifica eventuali gonfiori o altre irregolarità visibili. Particolare attenzione è dedicata anche all’esame del cavo orale, dove lo specialista valuta lo stato dei denti, delle gengive, della mucosa, della lingua e di altre strutture.

Nell’ambito dell’esame oromaxillofacciale vengono spesso eseguite diverse metodiche diagnostiche aggiuntive. Tra queste rientrano la radiografia (radiografia panoramica delle mascelle o CBCT – tomografia computerizzata a fascio conico), gli esami ecografici, la risonanza magnetica o, in alcuni casi, anche la biopsia tissutale per l’analisi istologica.

Nei casi più complessi, soprattutto nella pianificazione di interventi chirurgici, nell’ambito dell’esame oromaxillofacciale possono essere creati anche modelli 3D dell’anatomia del paziente, che consentono una pianificazione del trattamento più precisa e una migliore visualizzazione dei risultati attesi. Un tale approccio completo garantisce risultati ottimali e riduce il rischio di complicanze.

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